…il ritorno nella stanza arancione. Dove alcol ed essenza creano il giusto “profumo” chiamato amore

ospedale umberto i di siracusa

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La stanza del secondo piano è cambiata. E’ la prima. Come il primo è il letto. L’ ago cannula, questa volta, le getta in vena una soluzione di glucosio di cui è cambiato il lotto. Questa volta è il lotto 16F12L02 che scadrà, come il precedente, nel maggio del 2018.

La stanza è sempre tinta di arancione. Come arancione sono sempre sedie, comodini e armadi.  Più piccola rispetto alla precedente. Lei questa volta non si lamenta come due settimane addietro. E’ vigile e guarda il marito. Lo guarda e lo chiama per averlo al suo fianco. Lo chiama e vuole che lui le dia la mano e la tenga stretta.

Lui, con gli occhi stanchi ed il dolore nel cuore, non si muove da quel letto. Non lascia quella mano della donna che ha scelto per la vita. Sorride lui. E lei lo ammonisce. Gli chiede di non sorridere. Non vuole che gli altri possano godere di un sorriso che le appartiene.

Lei però non è mai stata gelosa del suo uomo. Anzi. E’ sempre stata una donna troppo intelligente ed avanti per pensare che quel sorriso potesse farsi rubare da altre persone. Perché la loro, in realtà, è una storia da “finché morte non ci separi”. Uno di quei rapporti che nessuno riuscirebbe a scalfire,

Non è gelosa e sorride, con una smorfia, quando chiede a suo marito di non mostrare il proprio di sorriso.

Dentro la stanza di colore arancione percepisco ancora una volta l’amore. Percepisco ancora una volta il profumo di vero e reale che solo determinati sentimenti riescono a farti respirare, Percepisco quello che ognuno di noi cerca in maniera spasmodica nella propria vita.

Sorrido mentre sono raccolta in un angolo. Sorrido e non mi avvicino. Non vorrei mai interrompere dei momenti così dolci. Non vorrei che terminassero mai. Vorrei che continuassero in eterno per consentirmi di sorridere e “odorare” il profumo più pregiato del mondo, quello dell’amore. Un “profumo” che non puoi compare e neanche indossare semplicemente. Un “profumo” che non puoi vaporizzare con uno spruzzo sulla pelle. Un “profumo” che riesci ad inalare solo quando si uniscono le giuste dosi al alcol ed essenza.

L’aria, questa volta, è meno calda ma a riscaldare l’ambiente è l’essenza del “profumo”, l’amore. E mentre con gli occhi cerco di incamerare ogni movimento per rinchiuderlo nei compartimenti stagni della memoria ritrovo quegli occhi dell’amore che mi guardano mentre conservo la stessa faccia da cretina. Ritrovo quegli occhi che, anche oggi, mi hanno voluta accanto e che mi rassicurano, Gli occhi che hanno cambiato la mia vita e che continuano a cambiarla ogni giorno. Gli occhi che mi hanno consentito di unire la giusta dose di alcol a quella di essenza facendomi trovare il giusto  “profumo”.

Quel “profumo” che ha avvolto la mia vita e la mia pelle come mai avrei pensato potesse accadere.

 

One thought on “…il ritorno nella stanza arancione. Dove alcol ed essenza creano il giusto “profumo” chiamato amore

  1. luana says:

    Come sempre..e puntualmente mi lasci con poche parole..ho quelle giusy e per commentare e per dire una sola parola…. Amore!!!
    Ecco questa racchiude tutto,contiene tutte le più belle frasi ,ed è così che termino il mio commento… con il profumo e l’assenza di quest’amore che riempie la vita!!!

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