… e la renna di pezza!

renna di pezza Alessia Zeferino

Dicono che da domani pioverà.. e pioverà per alcuni giorni. In realtà la pioggia credo sia proprio l’ultimo dei problemi.

Mi guardo in giro e non vedo più sorrisi, giustamente coperti dalle mascherine. Ma gli occhi… gli occhi di moltissime persone sembrano essere spenti.

Le mani corrono veloci sulla tastiera… ho rinunciato agli artigli. In questo periodo ho davvero bisogno di sentire il rumore dei polpastrelli che battono veloci nonostante quando scrivo lo faccio sempre con le cuffie alle orecchie. Ma io quel rumore lo sento lo stesso. Sento la scrivania vibrare sotto i colpi veloci delle mani che ormai non guardano neanche più i tasti. Le conosco a memoria le lettere dopo anni ed anni dedicati alla scrittura. Il tempo corre veloce. Corre veloce proprio come in questo momento corrono le mie mani.

Mancano 39 giorni a Natale. Il mio iPhone detta il tempo. Un piccolo Babbo Natale mi ricorda quanto manca a quella festa che dovrebbe vederci tutti uniti. E mi ritrovo a pensare a come sarà questo Natale. Un Natale diverso da quello trascorso negli ultimi 36 anni. Eppure sono abituata ai cambiamenti. La mia vita è stata sempre un continuo sali e scendi proprio come sulle giostre. Lo confesso. Alzo le mani e lo confesso.

Sarà il bisogno di serenità o la voglia di evadere dalle brutture che stiamo attraversando ma io ho già addobbato l’albero di Natale. E qualche giorno addietro, come una bambina di tre anni, mentre alla cassa pagavo delle cianfrusaglie, il mio sguardo si è posato su una renna di pezza.

La volevo. Perché? Boh… sarà l’assenza da shopping. Sarà l’assenza di acquistare un nuovo paio di scarpe… ma io quella renna la volevo davvero. Ho pagato e non ho resistito. Mi sono girata. L’ho afferrata con uno scatto e l’ho spinta alla cassa. La commessa rideva sola. Si, ho 36 anni e l’esigenza di comprare una fottuta renna di pezza.

Sono uscita dal negozio con la renna sottobraccio con mio marito che mi guardava tra l’incredulo e il “forse ho sposato una pazza”. Soddisfatta come se avessi appena vinto una lotteria. Eppure avevo solo una stupida renna di pezza. La verità è che in questo periodo è tutto così strano, così diverso.

Il distanziamento sociale mi impedisce di vedere la mia “grande” famiglia fatta dagli amici di sempre. Quelli che tra una risata, un bicchiere di vino o una birra ti dimostrano tutto il calore del mondo con solo uno sguardo. Perché la vita, alla resa dei conti, è fatta di piccole cose.

Quelle piccole grandi cose che ti fanno sentire viva. Tipo quando mordi un panino, ti cola giù la maionese e tu la lecchi in maniera scomposta perché sai che davanti ai tuoi amici, quelli veri, non sarai mai giudicata. E ridi. Ridi come se non ci fosse un domani. Ridi perché ti senti al sicuro. E ora maledici tutte le sere che sei rimasta a casa, magari per un mal di testa, ed hai rinunciato anche solo a fumare una sigaretta insieme. E’ vero. Oggi godiamo di tutta la tecnologia del mondo e sentirsi non è così difficile ma io pagherei per poter abbracciare tutti come ai vecchi tempi. Mi manca stringere le loro mani. Mi manca cazzeggiare con loro. Mi manca e preferisco non pensarci o neanche la renna di pezza riuscirebbe più a darmi sollievo.

La verità è che il “distanziamento” sta iniziando a pesare ed io per portare indietro il tempo darei anche tutte le mie scarpe. Lo farei davvero. Vorrei tornare al mio lavoro. Vorrei tornare ad aprire la portiera della macchina, mettere una delle mie canzoni preferite, e correre a lavoro con il solito anticipo. Prendere un caffè e ritornare alla vita normale.

Eppure mancano solo 39 giorni a Natale… dovrei sorridere di più… ma non ci riesco. I pensieri e le preoccupazioni di questo periodo sono tanti, troppi. E mentre scrivo però un sorriso lo butto giù. Perché appoggiata sul davanzale c’è la mia renna di pezza che mi guarda. Magari sembrerà una cazzata ma sono le cazzate che mi rendono felice.

Fisso la mia amica… o il mio amico… magari prima di Natale sceglierò un nome per questa semplice renna di pezza. Nutriamoci delle piccolezze… perché solo proprio loro a farci stare bene, nonostante tutto… e tutti!

2 thoughts on “… e la renna di pezza!

  1. Daniela says:

    Malefica come sono vere queste cose, anche a me manca la normalità e più che la normalità mancano i miei figli e la libertà di dire oggi faccio il biglietto e questo fine settimana vado ad abbracciarli !!!! Un bacio da una tua ammiratrice!!!

    • Malefica says:

      Come darti torto? Impossibile. Forse siamo tutti più simili di come pensavamo un tempo. Forse, in momenti come questi, ci rendiamo conto di quanto sia assurdo avere rimandato le cose. Anche se, a mio avviso, “a domani” resterà per sempre la frase più bella che si possa dire… Un abbraccio forte… è sempre un piacere interagire con voi! Malefica

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